Centro Italiano Femminile
SEDE PROVINCIALE DI PADOVA

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Il CIF Centro Italiano Femminile provinciale di Padova promuove, con la Fondazione Ananke di Villa Miralago, la mostra #IOnonESISTO, viaggio nel mondo dei disturbi alimentari, che si terrà a Padova dal 2 al 18 febbraio 2024, presso il Centro Culturale Altinate | San Gaetano. Centro Culturale Altinate | San Gaetano (PD) dal 2 al 18 febbraio 2024 dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 ingresso gratuito
Il Cif sezione comunale di Torreglia con il Cif provinciale di Padova partecipa alla fiaccolata, nel luogo di residenza di Filippo Turetta e della sua famiglia, per ricordare Giulia e stringersi al dolore dei genitori Filippo. Ma anche per dire basta alla violenza sulle donne!!
14 Luglio 2023 Servizio TG “Disagi relazionali nel post pandemia, l’allarme del Consultorio Familiare CIF” L’appello del Cif a non temere di chiedere aiuto
“NON TEMETE DI CHIEDERE AIUTO” Il Consultorio Socio Educativo del Centro italiano femminile di Padova, segnala l’emergere di forti disagi post-pandemia
I Cif del comune di Padova (Casalserugo, Mestrino, Padova, Saccolongo), la Presidente Provinciale dr.ssa E. D’Incau e il Consulente Ecclesiastico e Morale don Luigi Beggiao, in visita a Modena.
TV7 CON VOI SPECIALE SERA La prevenzione avviene anche tramite i programmi televisivi. “Il disagio giovanile”, intervista alla alla dr.ssa Marisa Galbussera psicanalista, vicepresidente, già presidente del CIF provinciale di Padova.
Il CIF Centro Italiano Femminile provinciale di Padova promuove, con la Fondazione Ananke di Villa Miralago, la mostra #IOnonESISTO, viaggio nel mondo dei disturbi alimentari, che si terrà a Padova dal 2 al 18 febbraio 2024, presso il Centro Culturale Altinate | San Gaetano. Centro Culturale Altinate | San Gaetano (PD) dal 2 al 18 febbraio 2024 dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 ingresso gratuito
Il Cif sezione comunale di Torreglia con il Cif provinciale di Padova partecipa alla fiaccolata, nel luogo di residenza di Filippo Turetta e della sua famiglia, per ricordare Giulia e stringersi al dolore dei genitori Filippo. Ma anche per dire basta alla violenza sulle donne!!
14 Luglio 2023 Servizio TG “Disagi relazionali nel post pandemia, l’allarme del Consultorio Familiare CIF” L’appello del Cif a non temere di chiedere aiuto

Chi siamo

Il Centro Italiano Femminile è un’associazione senza fini di lucro che opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una democrazia solidale e di una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i principi cristiani, la Costituzione e le leggi italiane, le norme del diritto comunitario e internazionale.

Il Consultorio Familiare

Il Consultorio Familiare C.I.F. – Centro Italiano Femminile è attivo a Padova fin dal 1972. É stato riconosciuto dalla Regione Veneto ed è iscritto all’albo dei Consultori Familiari dal 1978.

Si avvale di un’equipe multidisciplinare costituita da psicologici, psicoanalisti, psicoterapeuti, educatori, mediatori familiari e di comunità, avvocati, assistenti sociali, ginecologi e specialisti in Scienza dell’alimentazione ed offre servizi diversificati ed integrati alla persona ed alla famiglia rispondendo ai bisogni di salute e di benessere psico-sociale.

A chi ci rivolgiamo

Adulti

Anziani

Coppie

I Progetti

Violenza ed emarginazione

Un servizio gratuito del nostro Consultorio rivolto a tutte le donne vittime di violenza, permette la condivisione dell’esperienza drammatica e la possibilità di riscattarsi sul piano soggettivo e sociale.

In-dipendenze

Il progetto IN-DIPENDENZE intende attivare iniziative e servizi finalizzati alla prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze patologiche e alla loro cura.

Solitudine felice

Il progetto Solitudine Felice è rivolto agli anziani, con lo scopo di fornire loro eventi formativi e informativi, gruppi esperienziali e occasioni aggregative.

Adolescenti

Durante il periodo adolescenziale può succedere di sentirsi confusi, arrabbiati, sopraffatti da vissuti di solitudine e inadeguatezza. Non si è più dei bambini ma nemmeno degli adulti, il corpo e la mente si stanno trasformando. Si vuole trovare se stessi, al di là delle definizioni e delle aspettative dei genitori.

Così, anche nei casi in cui mamma e papà siano figure positive e amorevoli, è forte la spinta a contraddire, a comportarsi in maniera contraria rispetto a valori e atteggiamenti assorbiti durante l’infanzia. Emerge il gusto per la provocazione, portare l’altro all’esasperazione per tastare il suo limite, la sua insufficienza come punto di riferimento assoluto. Compare la spinta verso nuovi modelli, che possano fornire differenti visioni della realtà, orizzonti sconosciuti, potenzialità inesplorate. Si cerca qualcosa che possa dare una risposta a tratti di se stessi che stanno venendo alla luce, aspetti personali, singolari, unici della propria soggettività nascente.

L’adolescente necessariamente va incontro ad una crisi. Mette in discussione la visione del mondo tipica del suo ambiente e va alla ricerca di altro. Ancora non sa bene cosa cercare, capita di sbandare, di disperdere le proprie energie, di idealizzare persone e situazioni e poi di incontrare la delusione e il crollo delle aspettative. Prevale un sentirsi sospesi, come davanti a infinite possibilità, tutte da esplorare perché ancora non si sa quale davvero sia la via giusta.

A volte l’incontro con un professore, un libro, un amico speciale possono avere un potere fortissimo nel favorire il distacco dalla famiglia di origine. Separazione più simbolica che reale: l’adolescente ha ancora davanti a sé alcuni anni da trascorrere in casa. Separazione da intendere non come un rifiuto totale di ciò che è stato donato e trasmesso (anche se al volte si passa proprio attraverso una radicale opposizione) ma come possibilità di stare in piedi da soli, di fare a meno dell’approvazione degli altri, di vivere la propria vita in armonia con gusti e aspirazioni singolari.

Questo passaggio dall’infanzia alla giovinezza, che può durare un tempo variabile da individuo a individuo, comporta sofferenza, tristezza, solitudine.

Stati angosciosi o depressivi sono molto frequenti, proprio perché l’adolescente si sta staccando dalla sicurezza inconsapevole e fiduciosa della relazione infantile con il genitore. Sta sperimentando la solitudine dello stare al mondo, sta testando la sua forza nell’adattarsi ad ambienti e gruppi costituiti da persone diversissime e non sempre amorevoli. Sta imparando a trovare strategie personali che gli consentono di fronteggiare le difficoltà che incontra senza il ricorso alla spalla rassicurante del genitore. Sta confrontandosi con la sessualità che accende il suo corpo e con la possibilità che questa entri nello scambio con l’altro sesso e con l’amore. Con tutte le difficoltà e le alternanze di gioie e dolori che ne conseguono: momenti esaltanti, incomprensioni, rifiuti, abbandoni, rotture, nuovi legami.

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Via del Vescovado, 29 (Presso Casa S.Pio X)
35141 – Padova