Finizia Scivittaro (Cronache e Opinioni, marzo 2015)
Un appuntamento unico a cui è stato bello esserci, questo ha rappresentato il Convegno nazionale – in preparazione del Settantesimo del CIF, tenutosi a Roma nell’ultimo week end di novembre 2014 – sul tema “Essere donna oggi tra contraddizioni e ricerca di futuro”.
Il cuore pulsante del convegno si è manifestato, sin da subito, nell’incontro dedicato al tema: “Donne cattoliche e Resistenza” in occasione dei 70 anni della Resistenza. Le testimonianze e le riflessioni in memoria di quegli anni hanno creato un clima emotivo forte e coinvolgente tanto da lasciare l’uditorio col fiato sospeso fino all’ultimo intervento magistralmente svolto dalla teologa Rosanna Virgili.
Ripercorrere la memoria della presenza e del protagonismo femminile – durante la guerra di liberazione italiana – attraverso le azioni, il coraggio, la forza e la fede delle donne che eroicamente hanno contribuito a gettare le basi della Repubblica Italiana, ci ha permesso di cogliere in modo più sentito alcuni aspetti salienti della natura femminile. La forza delle donne consiste proprio nella loro capacità di saper resistere dinanzi anche a ciò che può rappresentare l’impossibile. Un aspetto del genio femminile consiste proprio in questo, nel saper agire e intervenire al momento giusto, con una forza corrispondente all’intensità della situazione da fronteggiare. Per questo le donne, non solo nel periodo della Resistenza ma quotidianamente, sono capaci di atti anche dirompenti, rischiosi e a volte trasgressivi pur di difendere e di rispondere a quella sete di vita che si portano dentro, da sempre. La donna ha un legame ancestrale con la vita, ed è proprio questo che ci permette di comprendere fino in fondo il senso delle parole di una voce femminile, nella testimonianza di Natalia Miron, che dicevano: “in quel periodo mi sostennero la fede e la preghiera più delle armi”. Come ci ha ricordato Rachele Acquaviva Filippetto le donne sono animate da uno spirito di convinzione forte: “devono esserci per dopo” ed è sulla scia di questo spirito, che assume una valenza fondamentale, custodire e permettere la trasmissione di questo ricco patrimonio di memoria e di storia alle nuove generazioni. Ritrovare le radici profonde della nascita del CIF proprio nel momento storico della Resistenza, e della ricostruzione poi, non può che essere il modo migliore per rendere attuale il nostro impegno quotidiano, non solo nell’ambito associativo ma anche di fronte alla comunità dove ognuno di noi si trova ad agire.